Auguri Domenichino
- Gianni Spartà
- 31/08/2024
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Il bambino dei miracoli
Anche gli angeli hanno un profilo su Facebook e ogni giorno qualcuno ci scrive dei post sapendo che saranno letti nell’alto dei cieli. Mary ad esempio spedisce questo pensiero: “Carissimi, non potevo non rammentarvi che, oggi, è il compleanno di Domenichino. Avrebbe compiuto 88 anni. Chi ha la possibilità, vada a trovarlo. Chi non può, in suo onore, compia un gesto di bontà e preghi. Chiedete al Signore, per sua intercessione, le grazie di cui avete bisogno. Lui, prega per noi!”. Seguono sessantuno reazioni, dieci commenti, una raffica di condivisioni. Il giorno citato da Mary è appena trascorso: 24 agosto 1936, data di nascita del Domenichino, il santo-ragazzino del Sacro Monte sulla cui tomba ci sono sempre giocattoli, palloni a forma di cuore, immaginette, disegni, biglietti scritti a mano, tutto ciò che assomiglia molto agli ex voto solitamente appesi agli ingressi dei santuari. Segni impressionanti di ininterrotta riconoscenza per grazie ricevute, prove che quanti si sono affidati all’intercessione del Domenichino hanno ottenuto quel chiedevano. Un bambino è guarito, un padre s’è salvato miracolosamente, una mamma che non poteva avere figli ne ha generati senza ragionevole spiegazione. Il profilo di Domenico Zamberletti c’è davvero sui Fb: controllate. Colui che l’ha creato è un anonimo. Ma i followers no, hanno nomi e cognomi e contribuiscono a tenere accesa l’attenzione attorno a questo “folletto biondo, bello, vivacissimo pronto a fare e ad aiutare”. Scrisse questo ritratto la sua biografa Maricilla Piovanelli in un volumetto che anni fa il parroco di Velate don Adriano Sandri recapitò a Sergio Mattarella ricevendo una risposta densa di dolcezza e commozione. Domenichino morì di leucemia a 13 anni. Martoriato dal male, se ne andò invocando il Paradiso. Mai si concluse un processo di beatificazione proposto per interessamento di monsignor Angelo Del Frate, a lungo arciprete del Sacro Monte, appoggiato con cautela dalle gerarchie ambrosiane. Esso si fermò in Sicilia dove evidentemente si era spinta la fama del un bambino che procurava prodigi. Probabilmente fu la famiglia, cattolicissima, a sollecitare prudenza che fu esaudita. Ma sembrano maturi i tempi per riaprirla quella causa perché se i santi non vengono da un mondo parallelo ma dalla vita quotidiana, in questa vita quotidiana c’è tantissima gente che non s’è stancata di credere ai miracoli ottenuti pregando il Domenichino. Egli, com’è noto, era il fratello di Giuseppe Zamberletti, politico di lungo corso, padre della Protezione Civile, restio a parlare, forse per discrezione, di quel bimbo speciale la cui gioia dilagava nelle opere del chierichetto fedele e zelante, nella Comunione giornaliera prima di andare a scuola, nella rara abilità di organista del santuario mariano. A nove anni. Buon compleanno Domenichino.